Titolare del trattamento dei dati personali Responsabile per la protezione dei dati personali

Titolare del trattamento è l’Ordine Periti Industriali della Provincia di Genova con sede in Via Pammatone 2/24/B13, 16121 Genova, e-mail: segreteria@perindgenova.it, telefono: 010585349.

Il Titolare, conformemente a quanto disposto dall’articolo 37 del Regolamento (UE) 2016/679 ha nominato un Responsabile per la protezione dei dati (DPO). Per qualunque informazione inerente il trattamento dei dati personali, può contattare il Responsabile della Protezione dei Dati Personali a disposizione all’indirizzo mail rpd@perindgenova.it.

Base giuridica del trattamento

I dati personali sono trattati dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (RPCT) nell’esecuzione dei propri compiti di interesse pubblico o comunque connessi all’esercizio dei propri pubblici poteri, con particolare riferimento al compito di accertare eventuali illeciti denunciati nell’interesse dell’integrità dell’Ente, ai sensi dell’art. 54-bis del d.lgs. n. 165/2001.

Le segnalazioni possono essere effettuate nei confronti:

  1. dei componenti degli Organi dell’Ordine Periti Industriali della Provincia di Genova;
  2. le persone addette alla segreteria;
  3. i dipendenti di altre amministrazioni in posizione di comando, distacco o fuori ruolo presso l’Ente;
  4. i lavoratori e i collaboratori delle imprese fornitrici di beni o servizi presso l’Ente, nonché altri soggetti che a vario titolo interagiscono con l’Ente stesso.

In caso di trasferimento, di comando o distacco (o situazioni analoghe) del dipendente presso altra amministrazione, questi può riferire anche di fatti accaduti in una amministrazione diversa da quella in cui presta servizio al momento della segnalazione: in tal caso la segnalazione deve essere presentata presso l’amministrazione alla quale i fatti si riferiscono ovvero all’ANAC.

Tipi di dati e finalità del trattamento

I dati forniti dal segnalante al fine di rappresentare le presunte condotte illecite delle quali sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di servizio con l’Ente commesse dai soggetti che a vario titolo interagiscono con il medesimo, vengono trattati allo scopo di effettuare le necessarie attività istruttorie volte a verificare la fondatezza del fatto oggetto di segnalazione e l’adozione dei conseguenti provvedimenti.

La gestione e la preliminare verifica sulla fondatezza delle circostanze rappresentate nella segnalazione sono affidate al RPCT che vi provvede nel rispetto dei principi di imparzialità e riservatezza effettuando ogni attività ritenuta opportuna, inclusa l’audizione personale del segnalante e di eventuali altri soggetti che possono riferire sui fatti segnalati.

Qualora, all’esito della verifica, si ravvisino elementi di non manifesta infondatezza del fatto segnalato, il Responsabile provvederà a trasmettere l’esito dell’accertamento per approfondimenti istruttori o per l’adozione dei provvedimenti di competenza:

  1. agli organi e alle strutture competenti dell’Ente affinché adottino gli eventuali ulteriori provvedimenti e/o azioni ritenuti necessari, anche a tutela dell’Ente stesso;
  2. se del caso, all’Autorità Giudiziaria, alla Corte dei conti e all’ANAC. In tali eventualità nell’ambito del procedimento penale, l’identità del segnalante è coperta dal segreto nei modi e nei limiti previsti dall’articolo 329 del codice di procedura penale; nell’ambito del procedimento dinanzi alla Corte dei conti, l’identità del segnalante non può essere rivelata fino alla chiusura della fase istruttoria; nell’ambito del procedimento disciplinare l’identità del segnalante non può essere rivelata, ove la contestazione dell’addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione, anche se conseguenti alla stessa. Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione e la conoscenza dell’identità del segnalante sia indispensabile per la difesa dell’incolpato, la segnalazione sarà utilizzabile ai fini del procedimento disciplinare solo in presenza di consenso del segnalante alla rivelazione della sua identità.

Qualora il RPCT debba avvalersi di personale dell’Ente ai fini della gestione delle pratiche di segnalazione, tale personale per tale attività è appositamente autorizzato al trattamento (artt. 4, par. 10, 29, 32, par. 4 Regolamento e art. 2-quadeterdecies del Codice privacy) al trattamento dei dati personali e, di conseguenza, il suddetto personale dovrà attenersi al rispetto delle istruzioni impartite, nonché di quelle più specifiche, connesse ai particolari trattamenti, eventualmente di volta in volta fornite dal RPCT. È fatto salvo, in ogni caso, l’adempimento, da parte del RPCT e/o dei soggetti che per ragioni di servizio debbano conoscere l’identità del segnalante, degli obblighi di legge cui non è opponibile il diritto all’anonimato del segnalante. Con modalità tali da garantire comunque la riservatezza dell’identità del segnalante, Il RPCT rende conto del numero di segnalazioni ricevute e del loro stato di avanzamento all’interno della relazione annuale di cui all’art. 1, co. 14, della legge n. 190/2012.

Destinatari dei dati

Sono destinatari dei dati raccolti a seguito della segnalazione, se del caso, l’Autorità Giudiziaria, la Corte dei conti e l’ANAC.

I dati personali raccolti sono altresì trattati dal personale dell’Ente, che agisce sulla base di specifiche istruzioni fornite in ordine a finalità e modalità del trattamento medesimo.

PERIODO DI CONSERVAZIONE O CRITERI UTILIZZATI PER DETERMINARE TALE PERIODO

Nel rispetto di quanto previsto dall’art. 5 Reg. UE 2016/679 e del principio di minimizzazione, i dati raccolti verranno conservati su sistemi informatici protetti secondo i seguenti criteri:

Le segnalazioni, interne ed esterne, e la relativa documentazione verranno conservate per il tempo necessario al trattamento della segnalazione e comunque non oltre cinque anni a decorrere dalla data della comunicazione dell’esito finale della procedura di segnalazione, nel rispetto degli obblighi di riservatezza di cui all’articolo 12 e del principio di cui agli articoli 5, paragrafo 1, lettera e) del Regolamento (UE) 2016/679 e 3, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 18 maggio 2018, n. 51.

Qualora Lei per qualsiasi motivo ritenga esaurita la finalità del trattamento (prima del suddetto termine) dovrà darne comunicazione scritta al Titolare, che procederà all’immediata cancellazione dei dati raccolti (se sussistono i presupposti).

NATURA DEL CONFERIMENTO

L’interessato è libero di fornire i propri dati personali.

Il loro mancato conferimento, ferma restando la possibilità di inviare una segnalazione in forma anonima, può pregiudicare la corretta istruttoria della segnalazione.

DIRITTI DEGLI INTERESSATI

Gli interessati hanno il diritto di ottenere dall’Ente, nei casi previsti, l’accesso ai propri dati personali e la rettifica o la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento che li riguarda o di opporsi al trattamento (artt. 15 e ss. del Regolamento).

Può esercitare i suoi diritti contattando il Responsabile della protezione dei dati presso il Titolare (Ordine Periti Industriali della Provincia di Genova con sede in Via Pammatone 2/24/B13, 16121 Genova , email: rpd@perindgenova.it).

Tali diritti le sono garantiti senza oneri e formalità particolari per il loro esercizio, che si intende essenzialmente a titolo gratuito.

DIRITTO DI RECLAMO

Gli interessati i quali ritengono che il trattamento dei dati personali a loro riferiti avvenga in violazione di quanto previsto dal Regolamento UE 2016/679, hanno il diritto di proporre reclamo, come previsto dall’art. 77 del Regolamento stesso, o di adire le opportune sedi giudiziarie (art. 79 del Regolamento) presso possono ottenersi dall’Autorità nazionale competente per la tutela dei dati personali www.garanteprivacy.it